Comunicazione delle Balene Megattere con Anelli di Vortice di Bolle
Le balene megattere hanno manifestato un comportamento nuovo che ha suscitato l’interesse dei ricercatori. Scienziati del SETI Institute e dell’Università della California a Davis hanno osservato balene che creano enormi anelli di bolle durante interazioni amichevoli con gli esseri umani, suggerendo una possibile forma di comunicazione.


Questa scoperta si basa su 12 episodi che coinvolgono 11 singole balene, le quali hanno prodotto complessivamente 39 anelli di bolle in luoghi come Hawaii, Repubblica Dominicana, Mo’orea e la costa atlantica degli Stati Uniti. A differenza delle reti di bolle ben note utilizzate per catturare pesci o degli scoppi di bolle competitivi creati dai maschi durante la stagione degli accoppiamenti, questi anelli non sembrano avere uno scopo pratico. Appaiono invece in seguito a interazioni volontarie con imbarcazioni o nuotatori, suggerendo un’interazione deliberata. Jodi Frediani, fotografa di fauna marina e affiliata dell’UC Davis, descrive queste scene come quasi giocose: “Le balene megattere spesso mostrano un comportamento curioso e amichevole verso barche e nuotatori umani. Finora abbiamo identificato una dozzina di balene da popolazioni in tutto il mondo, la maggior parte delle quali si è avvicinata volontariamente, producendo anelli di bolle durante questi episodi di comportamento curioso.”

Comunicazione delle Balene Megattere con Anelli di Vortice di Bolle
Un’analisi frame per frame ha rivelato che alcune balene utilizzano una sola narice per creare gli anelli, un’abilità che indica un notevole controllo motorio per creature dal peso di fino a 40 tonnellate. Le riprese aeree hanno confermato ulteriormente l’esclusività di questo comportamento: migliaia di ore di osservazioni in Hawaii, Alaska, Antartide e Bermuda non hanno mostrato anelli di bolle in assenza di umani. Questo suggerisce che le balene dirigano questi spettacoli verso di noi, forse come forma di gioco o un saluto timido. Frediani osserva: “Le balene sembravano rilassate, muovendosi lentamente e spesso sostando dopo aver prodotto un anello, probabilmente per osservare le nostre reazioni.” In un’occasione, una balena ha creato 11 anelli in una sola sessione, un atto ripetitivo che sembra quasi performativo.

Comunicazione delle Balene Megattere con Anelli di Vortice di Bolle
Il team di WhaleSETI, che unisce la biologia marina alla ricerca di intelligenza extraterrestre, considera queste interazioni come più che semplici teatri cetacei. Studiando la comunicazione delle balene megattere—sia vocale che non vocale, come questi anelli di bolle—intendono sviluppare filtri per decifrare segnali potenzialmente alieni. Laurance Doyle, scienziato del SETI Institute e co-autore, traccia un parallelo interessante: “A causa delle attuali limitazioni tecnologiche, un’importante assunzione nella ricerca di vita extraterrestre è che questa sarà interessata a stabilire un contatto e quindi a mirare a riceventi umani. Questa assunzione è certamente supportata dall’evoluzione indipendente di comportamenti curiosi nelle balene megattere.”

Comunicazione delle Balene Megattere con Anelli di Vortice di Bolle
Questi anelli di bolle non sono semplici esalazioni casuali. A differenza dei delfini, che utilizzano varie tecniche per far ruotare i loro anelli di vortice, le megattere si avvalgono esclusivamente dei loro spiracoli, senza segnali visibili come annuimenti della testa o gonfiamento delle vestiboli prima del rilascio. Gli anelli, descritti come strutture di vortice poloidale, risalgono attraverso la colonna d’acqua in loop stabili e ipnotizzanti, a volte avvolgendo parzialmente un nuotatore o una barca. In un episodio, una balena ha generato un anello direttamente sotto un’imbarcazione, mentre un’altra sembrava giocare con le alghe prima di creare la sua esposizione.

Fred Sharpe, ecologo comportamentale e co-autore principale, sottolinea le implicazioni più ampie: “Le balene megattere vivono in società complesse, sono acusticamente diversificate, utilizzano strumenti di bolle e assistono altre specie sotto attacco da predatori.” I precedenti lavori del team, incluso una “conversazione” di 20 minuti con una megattera di nome Twain usando chiamate registrate, hanno dimostrato che le balene possono eguagliare i segnali umani con precisione.

Per i ricercatori, ogni anello rappresenta un punto di dati in una ricerca più ampia per comprendere come esseri intelligenti—terrestri o meno—possono tentare di comunicare. Come afferma Doyle: “Riconoscere il gioco e la curiosità in altre specie ci insegna come ascoltare.” Il team di WhaleSETI spera che queste scoperte possano affinare gli algoritmi per decifrare segnali cosmici, utilizzando le megattere come proxy per menti extraterrestri.
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